Ci siamo riuniti questa mattina per inaugurare un periodo di riflessione sul mondo della scuola. Vogliamo esprimere la necessità urgente di ritornare al ruolo più originale dell'istruzione; la ricerca, la sperimentazione individuale, lo sviluppo di senso critico. Perché parlare di crisi della scuola lamentando la mancanza di carta igienica è, se non ridicolo, almeno un poco ingenuo. Significa essersi educati a sfuggire i problemi, voltando la testa verso le loro inevitabili conseguenze e incanalando le energie per arginare l'inondazione dei suoi numerosi effetti. Ma se non curi la malattia laddove ha origine, sarà difficile farne sparire i sintomi.
Il punto di fuoco dove vogliamo rivolgere lo sguardo è la scuola che si legge "azienda", che si riveste di buone parole come qualità e merito, i cui pionieri possono essere solo quei studenti modello, nel senso che seguono il modello scolastico attuale, capaci a immagazzinare informazioni senza però riuscire a trarre dalla conoscenza una propria idea. Che le nostre idee siano utopiche lo dice chi crede, utopisticamente, che il sistema attuale sia l'unica strada percorribile e l'unica che dovremmo continuare a portare avanti.
Così, per esempio, tentando un dialogo in comune con alcuni esponenti del PD, ci sentiamo rispondere, democraticamente: «Certo. Noi siamo sensibili alle esigenze giovanili e degli studenti… però siete una minoranza e non potete pretender di rappresentare tutti. Tornate più numerosi»
Dunque non meritiamo di avere uno spazio, così come ci siamo presentati. E' necessario riunire, per esempio, i rappresentanti delle scuole; avere una visione più ampia e composta da più persone. Bisogna riscuotere consenso anche per proporre della cultura, per aprire le porte a delle proposte "alternative", non solo nelle azioni o nei gesti, ma soprattutto nel modo di stare insieme. Siamo costretti ad aspettare che i giovani di Imperia, spesso distratti tra una discoteca e un cappuccino al bar, una passeggiata e uno sguardo all'Iphone, si uniscano a noi. Non crediamo che succederà e per questo non reputiamo valida la risposta del comune. Che questa bella amministrazione continui pure a promuovere le serate estive di movida, che si faccia fotografare alle festicciole di inaugurazione. Forse, al resto, è meglio se ci pensiamo noi.
voi dovete lottare.... senza mai mollare ... mai....... mai...... dajeeeee
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